Domande e risposte sul vino – Quattrocalici

Domande di Enografia italiana - Riconoscimento Denominazione di Origine

riconoscimento denominazione di origine

Come si ottiene il riconoscimento di una denominazione DOCG, DOC o IGT?

Vedi la risposta

Requisiti di base

Per ottenere il riconoscimento di una nuove denominazione, si deve rispettare un certo iter e certi requisiti. In particolare, per i vini IGP , corrispondenti alla menzione tradizionale IGT, essi devono provenire da una specifica area geografica, da dove provengono per almeno l’85% le uve, ed in cui avviene la produzione, ed il prodotto vitivinicolo deve possedere qualità, notorietà o altre peculiarità attribuibili a tale area geografica.

Per i vini DOP, la menzione tradizionale DOC viene in genere riconosciuta soltanto ai vini già catalogati IGT per  almeno 5 anni. I disciplinari DOP prevedono inoltre le tipologie di vino che è possibile produrre, i quantitativi di uva che si possono ottenere per ogni ettaro, le varietà che è possibile utilizzare, la gradazione alcolometrica naturale minima, il tipo e la durata di un eventuale invecchiamento. I controlli per questa tipologia di vino sono, come per gli IGP (IGT), di tipo chimico, ma in aggiunta a questi vi è anche l’analisi organolettica.

Sempre nel contesto delle DOP, la menzione tradizionale DOCG è riservata a vini già riconosciuti a DOC da almeno 7 anni, e che siano ritenuti di particolare pregio per le caratteristiche qualitative intrinseche e per la rinomanza commerciale acquisita.

Soggetti legittimati alla domanda

La domanda di riconoscimento della denominazione può essere presentata da qualunque Associazione di produttori, costituita dall’insieme dei produttori vitivinicoli della Denominazione oggetto della domanda, ivi compresi i Consorzi di tutela.

Caratteristiche e percentuali di rappresentatività

Per i vini a «Denominazione di Origine Protetta» (DOP), destinati alla menzione tradizionale DOC, i soggetti richiedenti devono rappresentare almeno il 35% dei viticoltori interessati ed almeno il 35% della superficie totale dei vigneti, oggetto di dichiarazione produttiva nell’ultimo biennio, inteso come media;

Per i vini DOP a riconoscimento DOCG essi, negli ultimi cinque anni, devono essere stati certificati e imbottigliati dal 51 per cento degli produttori autorizzati, che rappresentino almeno il 66 per cento della produzione certificata di quella DOC;

Per il vini IGP destinati alla menzione tradizionale IGT, i soggetti richiedenti devono rappresentare almeno il 20% dei viticoltori interessati ed almeno il 20% della superficie totale dei vigneti, oggetto di dichiarazione produttiva nell’ultimo biennio, inteso come media.

Iter di assegnazione Italiano ed Europeo

I soggetti legittimati devono presentare domanda alla Regione di appartenenza, che entro 60 giorni convoca il Comitato Vitivinicolo Regionale e provvede alla pubblicazione della domanda sul BUR (Bollettino Ufficiale delle Regioni). Se l’esito della verifica è positivo, la pratica viene trasmessa al Ministero competente (MIPAAF), che entro 45 giorni convoca una Riunione di Pubblico Accertamento. Il Comitato Nazionale Vini DOP e IGP è l’organo del Ministero responsabile della procedura preliminare nazionale per i disciplinari nel contesto la nuova OCM (Organizzazione Comune di Mercato) istituita per il vino. Se l’esito è positivo, entro 60 giorni pubblica la domanda sulla Gazzetta Ufficiale, e passa la pratica alla Commissione Europea, che la prende in carico. Il conferimento della DOP o IGP e delle menzioni tradizionali DOC e IGT, avviene contestualmente all’accoglimento della domanda da parte della Commissione UE.

Conoscere il Vino

Un testo completo per chi si avvicina al mondo del vino. Un riferimento per i più esperti e i Sommeliers.