Nella cucina italiana, i secondi piatti possono essere a base di carne, pesce, formaggio o uova e si chiamano così perchè vengono consumati dopo i primi piatti, che generalmente sono zuppe, minestre, risotti o paste asciutte. Infatti in genere i secondi piatti sono spesso a base di carne o pesce, contrapposti ai primi piatti più ricchi di verdure o di carboidrati. A seconda della quantità servita o delle diverse usanze locali, alcuni piatti, come i taglieri di salumi, il carpaccio o le sarde in saor, possono venire serviti sia come antipasti che come secondi piatti. Nella cucina italiana i secondi piatti sono di solito accompagnati da contorni, solitamente a base di ortaggi o verdure, serviti separatamente in piatti di dimensioni più piccole di quello della portata principale. Al di fuori dell’Italia, i secondi piatti vengono intesi come piatti principali, con i contorni serviti assieme ad essi, nello stesso piatto.
L’Abbinamento ai vini dei secondi piatti
Per l’abbinamento ai vini, bisogna fare riferimento alla tipologie del secondo piatto in questione. Si inizia prendendo in considerazione l’ingrediente principale, se carne o pesce o uova o verdure, ad esempio, poi il tipo di cottura, le salse e la speziatura. Per i sapori vale la regola della contrapposizione, dove per un piatto salato si abbina un vino morbido, ad un piatto grasso un vino frizzante, ad piatto succulento un vino tannico, eccetera, oltre alla concordanza per la struttura del vino e del piatto, per cui ad un piatto strutturato non si abbina un vino leggero e viceversa.