il glossario della cucina di Quattrocalici

Fritti, fritture e spadellati

Tipi di piatto

piatti fritti e fritture

La frittura è un metodo di cottura che avviene attraverso l’immersione del cibo in un grasso bollente. I cibi si cuociono rapidamente, producendo una crosticina dorata e croccante, e vengono in generale definiti “fritti“. Per “frittura” infatti non si intende solo il metodo di cottura per ottenere i fritti, che possono essere anche cotolette o pesci interi ma indica anche quei piatti creati friggendo impanati piccoli pezzi misti di cibo, come carni, pesce o verdure. Ecco quindi le fritture di pesce o di verdure.

La prima regola per ottenere un’ottima frittura è utilizzare l’olio più adatto. L’olio extravergine di oliva (EVO) ha un alto punto di fumo (cioè la temperatura che non bisogna mai oltrepassare, altrimenti brucia), ma il suo sapore intenso può interferire con il gusto della frittura. Per questo si sceglie l’olio di arachide, dal sapore più delicato. E’ poi importante che i cibi vengano immersi completamente nell’olio, perchè assumano una doratura omogenea senza bruciature. E’ bene friggere pochi pezzi alla volta, perché un’eccessiva quantità farebbe abbassare la temperatura dell’olio, ottenendo un fritto meno croccante e più unto. I pezzi già pronti non vanno coperti, per evitare che il vapore che emanano, condensando, li renda mollicci.

Gli alimenti che si possono cuocere mediante frittura sono moltissimi, dal pesce, alle verdure, alle carni. Anche preparazioni a base di farine possono dare ottimi risultati, come la pizza fritta, i panzerotti, lo gnocco fritto, o dolci come le chiacchere e le frittelle di carnevale.

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