il glossario della cucina di Quattrocalici

Fritti di pesce

Secondi piatti di pesce

fritto di pesce e vini in abbinamento

I vini in abbinamento al fritto di pesce

Il fritto di pesce si caratterizza per la grassezza e la tendenza dolce dovuta sia all’olio di frittura che alla pastella o farina, oltre alla sapidità indotta dalla salatura. Di per sé stesso, il pesce ha un sapore delicato e struttura leggera. Fatte queste premesse, i vini più adatti sono bianchi secchi ma morbidi, leggeri, frizzanti o spumanti. Perfetto è l’Asolo Prosecco DOCG, ma anche un Sauvignon leggero dei Colli di Parma, o un Trebbiano di Romagna.

La storia del fritto di pesce

L’usanza di friggere il pesce ha origini antichissime. Esisteva già nell’epoca Romana (lo testimonia Apicio) e continuò nel Medioevo e nel Rinascimento, fino ai giorni nostri. Si usava, nei tempi passati, accompagnare il pesce fritto con salse complicate o di marinarlo.  L’odierno fritto misto di pesce minuto è un piatto della cucina casalinga che è stato poi adottato dalle locande, dalle trattorie e dai ristoranti.

Preparazione del fritto di pesce

Per una buona frittura, il pesce dev’essere freschissimo, nostrano e piuttosto vario. Alcune specie sono d’obbligo, altre facoltative. E’ fondamentale utilizzare un olio adatto e padroneggiare la tecnica di friggitura. La temperatura, i tempi di cottura ed i recipienti possono fare la differenza. L’olio migliore è quello d’oliva. Oli dal sapore intenso, come quelli del sud Italia, ina alcuni casi sono preferibili a quelli più delicati del nord. Se risultasse troppo saporito, si può miscelare l’olio d’oliva con olio di arachidi. Per una frittura leggera. il pesce va semplicemente infarinato (niente “pastella”, quindi) e gettato in abbondante olio bollente. A cottura completa, il pesce deve risultare dorato fuori e internamente morbido e succoso e va rapidamente asciugato su carta assorbente e salato.

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