Il vitigno Rossola nera è presente esclusivamente in Valtellina, dove viene spesso vinificato in uvaggio con il Nebbiolo nei vini Valtellina DOC e Alpi Retiche IGT. Il nome Rossola è sicuramente dovuto al colore rosso intenso delle sua bacche a maturazione. Negli uvaggi è utilizzato per dare colore ai vini altrimenti scarichi prodotti con uve Nebbiolo. La maturazione tardiva della Rossola nera consente lo sviluppo dei complessi fenolici e dei composti responsabili della colorazione degli acini. Nel clima alpino della Valtellina il germogliamento e l’allegagione si verificano in genere abbastanza tardi quindi è normale che varietà a maturazione tardiva come la Rossola nera e il Nebbiolo siano qui le varietà più coltivate. Le viti della Rossola nera mostrano buona resistenza al gelo, caratteristica che può fare la differenza nelle regioni vinicole alpine.
Sfortunatamente, la Rossola nera è meno resistente ai parassiti fungini come l’oidio, il che significa che la sua coltivazione richiede particolare cura durante i periodi di pioggia, in particolare in quando si avvicina il momento della vendemmia. L’alto livello di acidità e i tannini poco aggressivi danno ai vini ottenuti dalla Rossola nera un buon potenziale di invecchiamento, proprio come quelli del Nebbiolo. Da un punto di vista enologico, il basso contenuto zuccherino e il conseguente modesto potenziale alcolico è probabilmente lo svantaggio principale della Rossola nera e spiega perché essa venga vinificata in miscele e raramente appaia in purezza.