Il Nieddera è un vitigno a bacca nera presente in Sardegna, in piccolissimi appezzamenti, soprattutto nella Valle del Tirso, nelle province di Cagliari, Nuoro ed Oristano. In Sardo “Nieddu” significa nero, da cui Nieddera, ossia un vitigno a bacca nera, molto scura, che produce vini dalla colorazione intensa. Il Nieddera ha origini incerte, anche se per alcuni sembrerebbe originare dal Carignano, vitigno autoctono Sardo. Il suo arrivo sulla costa Nord Occidentale dell’Isola, intorno al VIII e il VII sec a.C. si deve probabilmente alle rotte mercantili fenicie. Fino a non molto tempo fa il Nieddera veniva utilizzato come uva da taglio, sfruttando la sua carica antocianica elevata. Con sapienza è stato riscoperto e valorizzato sino ad esser vinificato in purezza. Oggi viene utilizzato nella produzione del vino IGT Valle del Tirso.
Dal punto di vista ampelografico, il Nieddera ha foglia media, pentagonale, pentalobata. Il suo grappolo ha grandezza media, conico, con acini di dimensione media e forma sferoidale, con buccia sottile, poco pruinosa e di colore blu-nera. I vini che si ricavano dal Nieddera sono caratterizzati da un colore rubino molto carico, intenso e spesso violaceo. Il loro suo profumo è caratterizzato da note erbacee e da profumi di pepe rosa. Al palato, il Nieddera ha un corpo possente e netto che ne fa un ottimo vino da invecchiamento.