Il Bianco d’Alessano è un vitigno a bacca bianca, autoctono della Puglia. La sua origine è piuttosto incerta, anche se sembra provenire dalla Valle d’Itria, nel triangolo compreso tra Bari, Brindisi e Taranto. All’epoca della sua caratterizzazione, alla fine dell’800, si sa per certo che il vitigno non riusciva a fornire grandi risultati in termini di resa, tanto da essere sempre coltivato e vinificato assieme ad un’altra uva locale, la Verdeca, molto utilizzata per la produzione dei vini base per i Vermouth. Il Bianco d’Alessano in passato è stato quindi gradualmente abbandonato in favore della Verdeca, appunto a causa della sua bassa produttività, e specialmente nella zona di Martina Franca il vitigno era stato quasi del tutto espiantato.
Oggi il Bianco d’Alessano è quindi un’uva di scarsa rilevanza anche a livello locale, e viene per lo più utilizzato in assemblaggio con altre uve locali. La sua zona di diffusione principale rimane comunque nei comuni di Martina Franca in provincia di Taranto, in quello di Cisternino in provincia di Brindisi e in quello di Locorotondo in provincia di Bari. Dal punto di vista ampelografico, il Bianco d’Alessano presenta foglie grandi e orbicolari, grappoli di dimensioni medio-grandi, di forma conica tendenti al cilindrico, compatti e a volte dotati di una sola ala. Gli acini sono di colore giallo, di medie dimensioni, sferici e con molta pruina sulle spesse bucce. Il vitigno non ha particolari esigenze colturali e si fa apprezzare per la sua adattabilità, pur preferendo terreni a medio impasto e concimazioni profonde. Allevato con sistemi a media espansione e potatura sostenuta il Bianco d’Alessano aumenta molto la sua produttività, cosa che ne ha evitato la totale estinzione. e’ anche un vitigno molto resistente alle malattie, quali quelle crittogamiche, nonché alla peronospora e allo oidio. Soffre invece le gelate, che causano acinellature, ma queste sono molto rare in Puglia e a proteggerlo vi è comunque anche il germogliamento tardivo. Tardiva è anche la maturazione del frutto, a cavallo tra settembre e ottobre.