GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Fiano: La Degustazione

La degustazione del vino Fiano

La degustazione del Fiano. Il Fiano è uno dei più antichi vitigni presenti in Campania. Introdotto nella zona fin dai tempi dei Greci, è con i Romani che arriva la sua fama. Anche se presente in tutta la regione, la massima espressione del Fiano si raggiunge ad Avellino, nell’area della DOCG Fiano di Avellino, ma più in generale tutta la zona storica dell’Irpinia, i cui pendii raggiungono anche i 600 metri, garantendo provvidenziali escursioni termiche che, assieme ai suoli di origine vulcanica, rendono il vino Fiano unico nella sua struttura. Sono proprio questi suoli vulcanici che danno al Fiano la sua caratteristica finezza e una mineralità sorprendente. Anche la Sannio DOC produce dell’ottimo Fiano e così pure la Cilento DOC, dove il Fiano in purezza prende forza e carattere dalla la salsedine del vicino mare.

Le caratteristiche enologiche del vino Fiano

Il Fiano in versione ferma e secca esprime le sue migliori qualità a partire da un anno dalla vendemmia. E’ un vino piuttosto longevo grazie alla sua struttura ed acidità per cui nelle versioni più strutturate può dare il massimo fino a 3 o 4 anni dall’imbottigliamento. La versatilità del vitigno fa sì che a fianco dei grandi vini fermi trovino il loro spazio le versioni spumantizzate, strutturate e particolarmente piacevoli e le interpretazioni come passito o vendemmia tardiva molto accattivanti per il loro ampio profilo olfattivo e la loro persistenza.

Colorebianco
Tipo vinoVino fermo, Vino frizzante, Vino spumante
Strutturadi corpo
Qualitàarmonico
Temperatura di servizio10-12°C
Bicchierebicchiere da vino bianco leggero

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Fiano: Guida alla degustazione

Il Fiano in versione secca si degusta avendo cura di stappare la bottiglia una mezz’ora prima della degustazione per favorire l’ossigenazione di eventuali note di riduzione dovute al processo di vinificazione. Utilizzare un calice di dimensioni medie a luce sufficientemente larga per favorire la diffusione dei profumi. Temperatura di degustazione, 10-12°C. Il Fiano passito o vendemmia tardiva richiede temperature leggermente più basse, attorno agli 8-10°C ed un calice per vini passiti, a stelo lungo. Il Fiano spumante va servito a temperatura attorno ai 6°C in flûtes o in calici di dimensioni medie a luce sufficientemente larga per favorire la diffusione dei profumi nel caso di una degustazione professionale.degustazione fiano servizio

Fiano: Esame visivo

Il Fiano si presenta generalmente di un colore giallo dorato luminoso, più leggero negli spumanti, più scuro con sfumature ambrate nelle versioni passite o nelle vendemmie tardive.

degustazione fiano visivo

I descrittori per l'esame visivo del vino Fiano:

Vino giallo paglierino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il giallo paglierino è il colore più comune attribuito ad un vino bianco. Quando è puro, ossia senza riflessi verdolini o dorati, indica un vino di media concentrazione, non giovane nè particolarmente invecchiato.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Fiano: Esame olfattivo

Al naso il Fiano ha profumo delicato di frutti tropicali, ananas, pere e fiori come l’acacia, su di un sottofondo di nocciole, miele e mandorle tostate. Chiaramente nelle versioni spumantizzate si avrà una prevalenza di sfumature floreali ed agrumate, mentre nei passiti e vendemmie tardive tenderanno a prevalere sentori mielati ed ammandorlati.

degustazione fiano olfattivo

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Fiano:

Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Fiano: Riconoscimenti olfattivi

Fiano: Esame gustativo

Al palato il Fiano è pieno, morbido, fresco e pulito e persistente. Presenta acidità vivace e una leggera nota di noci tostate e di mandorla amara nel finale.

degustazione fiano gustativo

I descrittori per l'esame gustativo del vino Fiano:

Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.

Tutti i termini per la Scala di Acidità dei Vini

Vino "fresco". Si definisce "fresco" un vino che lascia in bocca una decisa sensazione di freschezza, dovuta alla sua acidità, in grado di procurare un'abbondante salivazione. La maggior parte dei vini giovani e di buona fattura, oltre a praticamente tutti gli spumanti, ricade all'interno di questa categoria.

Vino sapido.

Per "sapido" intendiamo un vino che presenta una apprezzabile e piacevole sensazione di mineralità, dovuta al suo contento in sostanze saline particolarmente significativo, che in genere si accompagna con una acidità tale da impartire una piacevole sensazione di freschezza gustativa.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Fiano: Abbinamento con il cibo

Il Fiano grazie alla pienezza del suo corpo e ai sentori di nocciole si sposa bene con piatti di pesce ricchi, anche alla griglia, paella, piatti con frutti di mare, carni bianche e pollame. Ideale anche con diversi tipi di insalate e formaggi freschi.  Molto adatto anche come aperitivo, soprattutto nelle versioni spumantizzate, si accompagna a piccola pasticceria o formaggi erborinati nelle versioni passite o vendemmia tardiva, adatte anche ad essere degustate da sole, come vino da meditazione.

degustazione fiano abbinamenti

I tipi di portata in abbinamento per il vino Fiano: