GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Chianti: La Degustazione

La degustazione del vino Chianti

La degustazione del Chianti. Il Chianti è un’ampia zona in Toscana, famosa per il vino che ne prende il nome, una delle massime espressioni enologiche del vitigno Sangiovese, che rappresenta la parte preponderante del suo uvaggio. Il Chianti è presente con due denominazioni DOCG, il Chianti Classico, prodotto in 70 mila ettari di territorio compreso tra le città di Siena e Firenze, in un’area che abbraccia i comuni di Greve in Chianti, Barberino Val d’Elsa,Tavarnelle Val di Pesa e San Casciano in Val di Pesa in provincia di Firenze; Castellina in Chianti, Gaiole, Radda, Castelnuovo Berardenga e parte del Comune di Poggibonsi in provincia di Siena, e il Chianti propriamente detto, che si estende in quasi tutta la regione abbracciando, con le sue sette sottozone, oltre a Siena, anche le province di Firenze, Prato, Arezzo, Pisa e Pistoia.

Le caratteristiche enologiche del vino Chianti

Le caratteristiche del Chianti sono quelle riconducibili al vitigno più importante del suo uvaggio, ossia il Sangiovese. Quest’uva ha un contenuto polifenolico nella media, un profilo olfattivo fruttato con note balsamiche ed eteree, soprattutto nelle riserve, una spiccata acidità ed un tannino in generale piuttosto vivace. Per ottenere un’armonia al palato, spesso i vini sono caratterizzati da una discreta alcolicità, che conferisce calore e morbidezza. L’affinamento in legno, in recipienti di varia dimensione a seconda dello “stile” voluto dal produttore, concorre anch’esso ad arrotondare la beva. Il Chianti è in genere un vino strutturato ed armonico, che si presta all’abbinamento con primi piatti importanti e portate di carne alla griglia o arrosto.

Colorerosso
Tipo vinoVino fermo
Strutturadi corpo
Qualitàfine
Temperatura di servizio18-20°C
Bicchierebicchiere da vino rosso classico

Tutti i vini della categoria Chianti

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Chianti: Guida alla degustazione

E’ consigliabile l’apertura della bottiglia di Chianti almeno un’ora prima della degustazione, fino a diverse ore in caso di un Chianti di più lungo affinamento o che abbia trascorso un lungo periodo in cantina.  Utilizzare un calice di dimensioni medio-grandi, baloon o a luce ampia per permettere la diffusione dei profumi. Temperatura di degustazione, 16-18°C a seconda della tipologia degustata.

degustazione chianti servizio

Chianti: Esame visivo

Il Chianti si presenta di un colore rosso rubino, di buona trasparenza, con riflessi dal violaceo al granato fino all’aranciato a seconda dell’affinamento cui è stato sottoposto. Il colore è influenzato dalla presenza di vitigni che ne rinforzano l’intensità, quali il Colorino o il Canaiolo nero.

degustazione chianti visivo

I descrittori per l'esame visivo del vino Chianti:

Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Chianti: Esame olfattivo

Al naso il Chianti è fortemente caratterizzato dai profumi del suo componente principale, il Sangiovese, nonostante spesso si utilizzino per la produzione anche altre uve, come il Canaiolo Nero o più recentemente il Cabernet Sauvignon e il Merlot.  La complessità del Chianti apre con note fruttate, di frutti a bacca rossa e nera così come da spiccate note floreali di violetta. E’ frequente riconoscere tra i frutti l’amarena, la prugna, il mirtillo e la mora. L’affinamento in legno dona al Chianti, quando presente, aromi speziati di vaniglia, liquirizia, cannella, noce moscata e pepe nero, oltre a note balsamiche di mentolo ed eucalipto. Nei vini più lungamente affinati si possono riconoscere anche sentori terziari di tabacco, cuoio, cacao e cioccolato.

degustazione chianti olfattivo

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Chianti:

Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e  aturazione/affinamento influiscono grandemente sull’intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino balsamico. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino balsamico. Le note balsamiche, che riportano a fragranze di mentolo, eucalipto, resina, pino, etc. possono avere nel vino diversa origine. In alcuni casi si può trattare di profumi di origine fermentativa (lievito), ma nella maggior parte dei casi sono di origine postfermentativa, o "terziaria", derivano quindi dalla maturazione e dall'affinamento del vino e sono più comuni in vini maturi e ben strutturati. Anche se con connotazioni diverse, si possono riscontrare sia in vini bianchi che rossi.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Chianti: Riconoscimenti olfattivi

Chianti: Esame gustativo

Al palato il Chianti è sempre caratterizzato, così come all’olfatto, dal profilo organolettico del Sangiovese che da disciplinare deve rappresentare la parte preponderante delle uve impiegate nella sua produzione. Il Sangiovese è un’uva dall’apprezzabile acidità e contenuto in tannini. Da queste caratteristiche scaturisce la sua predisposizione all’affinamento in legno, che consente di ammorbidire le note più graffianti ed al tempo stesso ne migliora la struttura. La “ruvidità” del Sangiovese nell’uvaggio del Chianti è poi mitigata dal contributo degli altri vitigni, come il Canaiolo Nero, e il Merlot, che recentemente si trova con sempre maggiore frequenza negli uvaggi del Chianti. Freschezza e tannicità richiedono anche un’adeguata alcolicità che spesso in questi vini è di tutto rispetto. La persistenza è in generale molto buona, con ricordi soprattutto di frutta rossa quale amarena, prugna e mirtillo.

degustazione chianti gustativo

I descrittori per l'esame gustativo del vino Chianti:

Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.
Tutti i termini della scala di morbidezza del vino.
Vino Abbastanza morbido. Nella scala della morbidezza dei vini, il termine "abbastanza morbido" si riferisce ad un vino che presenta già una piacevole morbidezza. Le sensazioni più dure vengono ben equilibrate da una adeguata presenza di alcol e polialcoli. In genere si tratta di vini dotati di una discreta struttura.

Vino tannico

Si dice tannico un vino che presenta al palato una decisa sensazione di astringenza, che si manifesta come secchezza o ruvidezza a livello dello stesso palato o delle gengive. In molti casi la marcata tannicità è da ricondursi al vitigno di partenza e alla precocità della degustazione, prima della fine del periodo ottimale di maturazione o affinamento. In questo senso, il vino potrebbe migliorare, diventando più "rotondo" se lasciato affinare ulteriormente in cantina.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Chianti: Abbinamento con il cibo

Gli abbinamenti ideali del Chianti sono tutti i piatti della tradizione Toscana, dalle zuppe a base di verdura (Ribollita) alle carni rosse alla griglia e al forno. Le versioni “riserva” esprimono il meglio in termini di struttura e profumi, e possono essere abbinate a selvaggina da piuma e da pelo (cinghiale al forno).

degustazione chianti abbinamenti

I tipi di portata in abbinamento per il vino Chianti: