L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici
L’area di coltivazione del Dolcetto d’Asti DOC si identifica col sistema collinare che da Nizza Monferrato, a partire dalla destra orografica del torrente Belbo, si innalza verso sud fino ad un altezza di circa 400 metri, dove una linea di crinale separa le province di Asti e Alessandria. Il Dolcetto è uno dei più antichi vitigni del Piemonte e la prima testimonianza della coltivazione del Dolcetto nell’astigiano risale al primo decennio del cinquecento. Il Dolcetto rientra fra i vitigni autoctoni piemontesi e da esso si ottiene un vino di indiscussa gradevolezza, grazie alla naturale e contenuta acidità fissa dei mosti. Il Dolcetto trova la sua prestigiosa collocazione in un’area circoscritta a sud di Asti, nella quale assume espressioni qualitative riconoscibili. È in grado di sprigionare le caratteristiche migliori se mantenuto in cantina, fino a potersi fregiare della menzione Superiore dopo un anno di affinamento. Il sistema di allevamento è la controspalliera, che permette ai filari di intercettare al meglio la luce del sole, mentre il sistema di potatura tradizionale per queste zone dell’astigiano è il Guyot.
Dolcetto d’Asti DOC
Vitigno | Colore bacca | |
---|---|---|
Dolcetto | Bacca nera |
Nome | Regione | La Guida Vini di Quattrocalici | Tipo |
---|---|---|---|
Dolcetto d’Asti DOC | Piemonte | Dolcetto | Vino fermo |
Dolcetto d’Asti superiore DOC | Piemonte | Dolcetto | Vino fermo |