L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici
La denominazione Alghero DOC copre un’area approssimativamente rettangolare che inizia sulla costa in prossimità della città omonima, sulla costa occidentale della Sardegna, e si estende nell’entroterra per circa 30 km. Alghero è un angolo unico della Sardegna, che si distingue non soltanto per i suoi vini ma per la sua peculiarità linguistica. Infatti, oltre all’Italiano, qui si parla anche il Catalano, arrivato fin qui dalla Spanga nel 14 ° secolo. Nel corso dei secoli il dialetto si è evoluto in modo diverso da quello standard catalano, ed è conosciuto come algherese o algurese. La denominazione Alghero DOC è stata introdotta nel 1995 e il territorio da essa coperto è significativamente più piccolo della maggior parte delle altre DOC sarde, alcune delle quali si sovrappongono tra loro in quanto alcune coprono sia il sud dell’isola, ossia la zona di Cagliari, oppure l’intera isola. La denominazione Alghero DOC comprende vini rossi, bianchi e rosati oltre ad un certo numero di vini varietali, come il Torbato, Sauvignon, Chardonnay e Vermentino tra i bianchi, il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Cagnulari tra i rossi. È interessante notare che il disciplinare consente anche l’uso del Carmenere, varietà che un tempo regnava a Bordeaux ma che ora ha trovato nel Cile la sua terra di adozione. Sia il bianco che il rosso e il rosato di base sono prodotti sia in versione ferma che frizzante. I bianchi possono essere frizzanti o spumanti, i rosati possono essere frizzanti e rossi solamente spumanti. La Alghero DOC comprende anche due vini dolci, un bianco passito e un rosso liquoroso.
Alghero DOC